giovedì 19 gennaio 2023

NATIVITA' IN PALLINA

NATIVITA' IN PALLINA

giovedì 19 gennaio 2023

Non so se capita anche a voi, ma io mi rendo sempre più spesso conto che la festività del Natale, anche se cerchiamo di prepararci in anticipo, arriva sempre presto e ci lascia impreparati  e quindi noi creative siamo sempre di corsa per creare e per raccontarvi quello che facciamo.

Oggi vi voglio mostrare, anche se il Natale è già passato, le ultime tre palline che ho realizzato per me e le mie due sorelle.

Infatti ogni anno a Natale cerco di realizzare qualche creazione particolare non solo per me ma per le mie sorelle che sono sempre la mia forza e il mio sostegno e quest'anno ho pensato a questa piccola natività in pallina.


presepe-in-pallina


NATIVITA' IN PALLINA


Occorrente

  • Palline in plexiglass diam 8/10 cm 
  • una natività piccola
  • una base di legno adatta al diametro della pallina 
  • piccoli pezzi di corteccia 
  • alberelli 
  • pasta neve (si puo utilizzare anche lo stucco)
  • glitter 
  • colla a caldo 
  • passamaneria e nastri


procedimento:

1. posizionare sulla base in legno la natività incollandola con colla a caldo

2. posizionare ed incollare anche qualche alberello e pezzetti di corteccia a simulare la capanna 

3. se ci piace possiamo stendere la pasta neve ( ma va bene anche lo stucco già pronto ma impastato con acrilico bianco)

4. cosparger qualche glitter che sta sempre bene ( adorooo i glitter 😁)

5. posizionare ed incollare ed con colla a caldo il dischetto di legno all'interno della prima semisfera della pallina ( stendete uno spesso strato di colla sotto il dischetto lungo i punti di contatto con la pallina e non preoccupatevi perchè sarà ricoperta dalla neve e non si vedrà )

6. chiudere l'altra meta della sfera

7. lasciate asciugare bene e poi sulla parte della sfera al di sotto della base della composizione stendere con una spatola la pasta neve senza lisciarla ma lasciandola in rilievo per simulare la neve .

8. sigillare i bordi incollando una passamaneria lungo la linea di unione e realizzare un bel fiocco per la pallina.

 

palline-decorate-con-presepe



nativita-in-pallina-di-plexiglass


     realizzare-un-presepe-dentro-una-pallina


decorazioni-natalizie-con-palline




Pallina-con-natività



come-decorare-palline-natalizie


E' una piccola idea da tenere in serbo per le creazioni del prossimo Natale


ELI




sabato 14 gennaio 2023

STRUFFOLI NAPOLETANI

STRUFFOLI NAPOLETANI

sabato 14 gennaio 2023

E' proprio durante le festività che si cerca di rispettare le tradizioni familiari specialmente in cucina perchè è come un modo per ricordare chi siamo e i nostri legami anche cucinando i dolci delle nostre nonne e mamme.

Nella mia famiglia a Natale si preparano gli struffoli  e quindi oggi ve li voglio mostrare presentandovi la mia ricetta .

ricetta-tradizionale-struffoli






 

STRUFFOLI NAPOLETANI

 

Sicuramete in tanti conoscete gli struffoli che sono un dolce natalizio tipico della tradizione napoletana.

Sono delle piccole palline di impasto a base di farina, zucchero, uova, burro, aromatizzato con anice e limone grattuggiato che vengono fritte e poi passate nel miele e condite con confettini colorate e arance candite .

ingredienti:

  • 300 g. di farina
  • 40 g. di zucchero
  • 3 uova
  • 60 g. di burro
  • un pizzico di sale
  • limone grattugiuato
  • 1 cucchiaio di liquore all'anice 
  • olio di semi per friggere
  • miele per condire
  • confettini colorati 
  • scorze di arance candite

procedimento:

1. verso la farina sulla spianatoia o su un tavolo da lavoro ed incomincio ad aggiungere gli ingredienti;

2. aggiungo le uova sgusciate, il pizzico di sale, lo zucchero, il limone grattuggiato, il burro morbido  e il liquore ed incomincio ad impastare;

3.  lavoro bene l'impasto in modo da avere una consistenza morbida ma liscia ed omogenea;

4. formo una palla e faccio riposare  per una mezz'ora coperta da pellicola trasparente;

5. riprendo l'impasto e formo tanti piccoli cilindri lunghi dai quali taglio i tocchetti di pasta della misura di un cecio;

6.  friggo le palline in olio ben caldo e man mano che assumono un colore dorato le tolgo dall'olio e le metto su carta assorbente;

7.  preparo una casseruolo con il miele in cui ho spremuto un po di limone e faccio riscaldare fino a quando il miele diventa quasi liquido;

8.  spengo il fuoco e verso dentro gli struffoli, girando con un mestolo in modo da farli aderire bene al miele;

9.  dispongo su un piatto su cui ho messo al centro un limone per dare la forma di ciambella e verso subito i confettino colorati e le scorzette di arance;

struffoli-dolci-della-tradizione-campana

10.  quando si sono raffreddati tolgo il limone e rimare la classica forma a ciambella.


dolci-natalizi-napoletani-ricetta-struffoli



 

 vi invito a provarli,

sono davvero gustosi e facili da fare.


ELI



 

martedì 10 gennaio 2023

TORTA ANGELICA SALATA

TORTA ANGELICA SALATA

martedì 10 gennaio 2023

Anche se le festività sono ormai trascorse in questi primi post di gennaio vi voglio ancora parlare delle feste e delle squisite ricette che ho cucinato per deliziare tutta la mia famiglia 😁

Come sapete mi piace sperimentare, anche in cucina, e in occasione del Pranzo di Natale ho voluto realizzare una ricetta che avevo visto in tv in un programma di cucina  e subito mi è sembrata adattissima per essere servita come accompagnamento all’antipasto di Natale anche per la sua bella presentazione scenografica.

Questa ciambella salata è  la versione rustica della famosa Torta Angelica delle  Sorelle Simili ed è diventata ormai una ricetta nazionale

 

ricetta-ciambella-salata

ANGELICA SALATA 

                                                 

Ingredienti:

Per il lievitino

  • 135 g. di farina manitoba 135 g
  • acqua 80 g
  • lievito di birra disidratato 4 g 

Per l’impasto

  • 400g. di farina manitoba 
  • 150 g di acqua 
  • 120 g di burro morbido
  • 75 g di Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 3  tuorli uova medie (circa 60 g)
  • sale 5 g di sale 

Per il ripieno

  • 200 g di speck o prosciutto cotto tagliato a dadini
  • provola affumicata 200 g di provola affumicata 
  • 120 g di olive denocciolate miste verdi e nere 
  • 1 uovo medio 

procedimento :

1.   ho preparato il lievitino impastando farina acqua e lievito e  messo a riposare per 1 ora coperto da pellicola trasparente ed in luogo riparato( di solito si utilizza il forno spento )

2.   ho preparano già tutti gli ingredienti per il ripieno 

3.   dopo la lievitazione circa raddoppio del volume ho versato il lievitino nella planetaria 

4.   ho preparato i liquidi mescolando in una brocca i tuorli con l’acqua ed il sale

5.   ho azionato  la planetaria col lievitino e ho aggiunto a filo il composto liquido

6.   Si aggiunge poi la farina sempre gradatamente e il formaggio

7.   Quando l’impasto è ben mescolato si aggiunge a piccoli pezzi il lievito morbido.

8.   Si continua ad impastare fino a quando tutto il composto si stacca dalla ciotola

9.   Si rovescia l’impasto sul tavolo da lavoro e si impasta portando l’esterno verso l’interno fino a formare una palla bella liscia che viene messa a lievitare in una ciotola coperta con pellicola per circa 3 ore .

10.  Dopo la lievitazione si stende l’impasto sul tavolo da lavoro in una sfoglia rettangolare e si incomincia a distribuire tutto il ripieno

11.  Si arrotola e si taglia il cilindro ottenuto in due metà nel senso della lunghezza

12.  Si intrecciano le due metà e infine si chiudono a ciambella facendo attenzione a non far uscire tutto il ripieno 

13.  Si compone sulla leccarda del forno e si fa ancora lievitare 

14.  Si inforna a 180* ( forno ventilato ) per circa 30 min.( regolatevi in base al vostro forno )

 

 

ricetta-ciambella-salata-angelica


 

 

ricetta-lievitato-salato-

 

 

che ne dite?

non vi viene la voglia di provarla anche voi? 


Eli


mercoledì 4 gennaio 2023

AMO LEGGERE : IL COMMISSARIO RICCIARDI

AMO LEGGERE : IL COMMISSARIO RICCIARDI

mercoledì 4 gennaio 2023

Felice Anno nuovo.

Il mio primo post dell'anno lo voglio dedicare alla lettura .

Ho iniziato a leggere da qualche anno i libri di Maurizio De Giovanni, spinta da curiosità dopo aver visto la trasposizione dei suoi libri in fiction tv.
Ho iniziato a leggere ed amare questo autore partendo dalla serie del Commissario Ricciardi che è in effetti la prima serie scritta.

Serie IL COMMISSARIO RICCIARDI

di M. De Giovanni - ed. Einaudi     

recensione-libri-serie-ricciardi-autore-de-giovanni











De Giovanni è un giallista napoletano ed è un amante appassionato della sua città e della sua gente per cui i suoi romanzi sono ambientati nella solare città .

Dipinge con la cura e l'attenzione di un pittore i luoghi della sua Napoli, così colorati e caratteristici, così vivi e presenti, così partecipi di ogni accadimento e così passionali.

Riesce a caratterizzare in modo preciso ma senza esagerare, riducendoli a macchiette, ogni interprete delle sue storie e poi con i personaggi principali crea davvero dei capolavori, perché riesce ad esprimere con le sue parole ogni caratteristica sia fisica ma soprattutto caratteriale del personaggio, rendendoli davvero vivi e presenti al lettore mentre legge.

Sembra davvero di vederli accanto a te e di ascoltarli perchè sa descrivere cose intangibili, come senzazioni e stati d'animo, che nel popolo partenopeo sono veramente una infinità e si differiscono a volte per piccole sfumature.

Anche l'ambientazione della serie del Commissario Ricciardi è Napoli ma è la città degli anni Trenta, con tutte le sue implicazioni storico politiche, legata alla propaganda di regime del fascismo che incominciava a creare un clima di tensione e paura nella città e negli abitanti che non volevano conformarsi alle regole imposte dal regime fascista.

Sorvolando sulla questione politica voglio invece parlarvi della particolarità di questa serie gialla perché oltre ai temi noir tipici introduce una tematica diversa che è quella del soprannaturale.

Infatti il protagonista è  dotato di una singolare capacità che lui chiama il FATTO .
Riesce cioè a vedere e sentire tutte le anime delle persone morte tragicamente e proprio nell'attimo della morte e riesce a sentire le ultime parole che questi pronunciano
Questa sua dannazione, come la percepisce lui, lo porta a riuscire a risolvere omicidi che altrimenti rimarrebbero senza autore ma nello stesso tempo lo riempiono di tristezza e inquietudine per quello che ascolta e vede ogni giorno.
È un grande peso che vuole affrontare da solo senza parlarne con nessuno,solo la sua mamma conosceva questo dono da lei trasmesso .

Questa serie di gialli vertono dunque sia sulla scoperta di un assassinio con la cattura del colpevole ma soprattutto esaminano la continua lotte del commissario per scappare a questo suo destino.

La storia di base è questa..
Luigi Alfredo Ricciardi è nato Barone di Malomonte ma fin da giovane ha vissuto a Napoli dove ha studiato legge, accudito dalla sua amata tata Rosa. Lei lo ha allevato con cura dopo la morte dei suoi genitori e si è sempre occupata non solo della casa ma soprattutto di tutti i suoi possedimenti nel Cilento che lei amministra con oculatezza e saggezza, in vece di Ricciardi, che poco si cura delle sue origini nobiliari e dei suoi averi.

Entrato a far parte della squadra mobile della Regia Questura di Napoli viene affiancato da un fedele brigadiere Raffaele Maione che diventa pian piano un collaboratore fidato ed amico.

Il commisario non ha amici ed è anche mal visto dai suoi colleghi per la sua indole sempre cosi schiva e riservata ma può contare anche sull'amicizia del medico legale Bruno Modo, sempre ironico e pronto alla battuta facile che spesso, per le sue visioni antifasciste, lo porta  al centro di attenzioni particolari della polizia segreta .

Quello che io adoro piu di tutti è Bambinella, un femminiello che è stato “graziato” dal brigadiere Maione durante una retata e da allora gli è grato raccogliendo per lui informazioni e chiacchiere tra i suoi clienti che si confidano con lui.
E davvero spassoso sia per il suo abbigliamento particolare e non certo sobrio sia perchè dotato di grande simpatia ed ironia che spesso hanno come bersaglio il granitico brigadiere Maione tutto casa e lavoro.

Una breve parentesi è di dovere per spiegare bene questo personaggio :
Il femminiello  nella cultura napoletano è un figura di grande spicco, amata e rispettata da tutti anche se spesso canzonata. È tipico della cultura tradizionale popolare partenopea ed è usato per riferirsi ad un maschio con atteggiamenti ed espressività marcatamente femminili, in pratica quello che oggi  potremmo definire un transgender o transessuale  cioè

 “uomini che sentono e vivono come donne”.
La loro caratteristica è avere un abbigliamento molto vistoso e non sempre raffinato , trucco eccessivo e pesante e movenze e tonalità caricaturali ma nonostante questo è molto rispettato nella tradizione partenopea a causa della sua unicità.
Infatti,un uomo che si veste e si muove e comporta come donna, non viene discriminato, non subisce violenza,come avviene in altre culture ma è invece celebrato, perché unisce in sé la parte maschile e la parte femminile come un ermafrodita e quindi è un essere unico  perché duale e quindi completo, dimostrando così la grande apertura mentale,culturale oltre che sociale del popolo partenopeo.

Le donne invece che troviamo nel romanzo sono :

la tata Rosa che alla sua morte viene sostituita da Nelide, la nipote istruita da lei perchè prendesse il suo posto come fidata governante del commissario, donna di poche parole e sopratutto capace di esprimere il proprio pensiero solo tramite proverbi cilentani;
Lucia è la moglie del brigadiere, donna accorta ed affettuosa ma a volte anche capace di strigliare e richiamare all'ordine il suo caro e burbero marito;
Livia invece è una donna colta e raffinata di estrema bellezza, vedova del famoso tenore Arnaldo Vezzi, e si avvicina a Ricciardi proprio in occasione della morte del marito ed è subito conquistata dagli occhi cosi profondi ed inquieti del Commissario e quindi si stabilisce a Napoli per cercare di conquistralo con il suo fascino.Dimostra inoltre intenso coraggio, capacità di relazionarsi e nonostante sembri così sicura di sè ed abituata ad ottenere ciò che vuole nasconde anche una grande fragilità interiore.
Enrica è la vicina di casa di Ricciardi, una bellezza non eccezionale, una ragazza semplice e buona ma all'occorrenza anche caparbia e decisa. Egli la osserva dalla sua finestra e scopre per lei un amore segreto ed inconfessato, ricambiato però dagli sguardi della giovane.Enrica rifiuta tutti i pretendenti che la madre le presenta perchè aspetta che Ricciardi si faccia avanti e rifiuta anche il corteggiamento di un maggiore della cavalleria germanica Manfred Kaspar von Brauchitsch addetto militare dell'ambasciata tedesca.Solo il padre Giulio, suo confidente e alleato, ha intuito l'interesse della figlia verso il vicino e la sostiene.


Ecco adesso non posso raccontarvi oltre perchè ho letto fino a questo punto.

Non so come evolverà la storia tra Enrica e Ricciardi , se egli finalmente farà cadere tutte quelle barriere,quei limiti che lui stesso si è imposto e incomincerà a fidarsi di un'altra persona,comincerà a capire che ci può essere qualcuno che possa aiutarlo a sostenere quello che è il suo dono o anche la sua disgrazia oppure continuerà caparbio e solitario ad affrontare la sua dannazione.

Quello che posso dirvi comunque è che la lettura non vi annoierà mai e sapra farvi compagnia e sicuramente ci sarà invece chi ha gia divorato tutta la serie e conoscerà il finale ma mi raccomando...non mi svelate nulla perchè voglio leggere fino alla fine.

 

 " UN LIBRO E' IL MIGLIORE COMPAGNO DI VIAGGIO "



ELI